La Moxa, o Moxibustione, è una pratica millenaria della Medicina Tradizionale Cinese, che si basa sugli effetti del calore per curare una serie di disturbi che possono compromettere il benessere. Si ha la prima testimonianza scritta della Moxa nello Zuo Zhuan (Commentario di Zuo) del periodo dei Regni Combattenti (tra il 722 a.C. e il 468 a.C).
Con il sigaro (o il cono) di Moxa si trattano i punti dei meridiani del corpo e il calore prodotto provoca una stimolazione:
- a livello locale, promuovendo la circolazione sanguigna e linfatica locale, contribuendo così ad eliminare infiammazioni, gonfiori ed altri patogeni;
- sul cervello, con un effetto calmante e antidolorifico;
- tramite gli agopunti per raggiungere gli organi;
- promuovere le funzioni dell’organismo a livello globale.
Quando usare la Moxa?
La moxa risulta molto efficace anche per disagi dell’apparato respiratorio come raffreddore, asma, faringiti e laringiti.
Risulta inoltre efficace in caso di infiammazioni dovute a ritenzione e ristagno di liquidi, blocco digestivo e diarrea, mal di testa, cistite ed emorroidi.
Ha dato ottimi risultati nel trattamento di problematiche psico-emotive, quali: depressione, ansia e insonnia.
La Moxa è un ottimo strumento terapeutico anche nei casi in cui si verifichino dolori articolari, contratture muscolari, dolori alla schiena, spalle e collo, cervicalgia, lombalgia e perdita di sensibilità.
Ecco un elenco sintetico (non esaustivo) dei casi nei quali si può utilizzare la moxa:
- Raffreddore, asma e dispnea
- ansia, depressione, alcune tipologie d’insonnia
- cefalea, respiro corto, affanno, inappetenza, astenia, vertigini
- Gastralgia
- Periartrite, artrosi, dolori e blocchi alle articolazioni, dolore per alluce valgo
- Disturbi mestruali, dismenorrea,
Si può scegliere di utilizzarla anche per tonificare e aumentare l’energia del corpo e per stimolare il sistema immunitario.