I Sette Chakra Principali

I CHAKRA, LE NADI E IL SISTEMA ENERGETICO

In questo post illustrerò, in maniera introduttiva, il sistema energetico dell’essere umano, i Chakra e le Nadi. Mi limiterò qui a mettere in luce alcune delle caratteristiche principali, soffermandomi, in particolare, sul collegamento tra gli aspetti emotivi e psicologici della persona e il funzionamento armonico di ciascun Chakra.

Il sistema è molto complesso e per una sua conoscenza approfondita sono necessari, a mio avviso, anni di studio e di lavoro. Per questo motivo, pur avendo avuto modo di eseguire molteplici letture sullo stato del sistema energetico di diverse persone, mi ritengo comunque una studente della vasta e complessa materia.

Partiamo però dalle origini, con un po’ di storia, ma sarò brevissimo!

La scoperta ed elaborazione del sistema dei Chakra è antichissima. Prima tracce se ne trovano nell’induismo, nel periodo successivo alla scrittura dei quattro libri dei Veda, l’Atarva, lo Yajur, il Rig ed il Sama, intorno ai duemila anni prima della nascita di Cristo. Lo studio del sistema dei Chakra venne elaborato nell’ambito dell’antica scienza Yogica (intendo qui la sapienza Yogica nel suo significato originale, quindi nel suo sapere teorico e filosofico!).

La filosofia Yogica vede l’essere umano costituito non solo da materia organica, ma anche da una “componente” energetica. Non mi soffermo qui a descrivere il Prana (concetto presente in moltissime culture antiche, noto anche come Qi, Ki, Soffio Vitale, ecc..), tornerò comunque sull’argomento in un post dedicato!

Per quanto riguarda l’essere umano, le energie corrono all’interno di canali energetici, denominati Nadi, non percepibili dai comuni sensi fisici.

Secondo le dottrine Yogiche questi canali percorrono tutto il corpo, formando una sorta di “rete”, o meglio costituiscono dei veri e propri corpi energetici, detti corpi sottili, che potremmo immaginare come una sorta di “involucri”, situati sia all’interno del corpo fisico, sia al suo esterno.

Sistema Energetico dei Chakra e delle Nadi

Nei punti d’incontro tra due o più Nadi si formano dei “vortici energetici”, chiamati appunto Chakra. I testi antichi riportano che i nostri corpi energetici sono formati da 72.000 Nadi, accettiamo questa informazione, ma anche fossero di più o di meno fa poca differenza. I canali principali degli esseri umani sono, invece, in numero molto inferiore. I più importanti sono tre: Ida, Pingala e Sushumna.

Ida è in contatto con la narice sinistra, Pingala con la narice destra. Sushumna è situata al centro, in corrispondenza della colonna vertebrale, nel midollo spinale. Tutti e tre i canali, pur incrociandosi diverse volte, corrono verticalmente lungo il corpo, a partire dal perineo, intrecciandosi.

Trovo anche molto affascinante e interessante il collegamento tra i sistemi anatomici del corpo umano, in particolare il Sistema Nervoso Centrale e Periferico, e le Nadi, tuttavia trattare questo argomento ci porterebbe molto fuori tema, poiché desidero qui approfondire il funzionamento dei sette Chakra principali e il legame tra il sistema energetico e l’aspetto psicologico ed emotivo della persona, tema che ho personalmente studiato più a fondo.

Attraverso i Chakra avvengono l’entrata e l’uscita, la trasformazione e la diffusione dell’energia, dai corpi sottili al corpo fisico e viceversa, quindi ogni Chakra assorbe l’energia dall’ambiente e la diffonde nel corpo energetico, per poi distribuirla nel corpo fisico, e viceversa disperde nell’ambiente l’energia già utilizzata dalle cellule del corpo .

Come ben noto i Chakra principali dell’essere umano sono sette.

I sette Chakra principali
I Sette Chakra principali

A parte il primo ed il settimo, ciascun Chakra presenta un aspetto anteriore ed uno posteriore. Ogni Chakra è associato a delle aree fisiche del corpo. Uno squilibrio in un Chakra, come noto, può portare, alla lunga, a squilibri nel corpo fisico.

Ad ogni Chakra sono associate molteplici caratteristiche. Ribadendo che il mio interesse è principalmente relativo agli aspetti psicologici ed emotivi, le caratteristiche che ritengo più rilevanti sono: il tema vitale, le necessità, il tipo di elemento ed il “demone”, del quale, però, parlerò in un successivo post. Vediamo, sinteticamente, gli aspetti salienti di ciascun Chakra.

Muladhara, o Chakra della radice

Muladhara, o Chakra della radice, ci permette di essere radicati al mondo fisico, alla terra, alla sopravvivenza materiale. Il suo funzionamento armonico è da mettere in relazione alle nostre sicurezze di base, cioè quelle sicurezze che ci permettono la sopravvivenza fisica: il nutrimento, il sostentamento, la casa dove vivere, la famiglia. Questo Chakra, per essere armonico, necessita che l’individuo riceva il giusto nutrimento fisico ed affettivo.

MULADHARA

Questo è il Chakra collegato alla terra e da questa ne trae l’energia indispensabile per la vita. Come ci insegna il pensiero Cinese, l’uomo (intendendo tutti gli esseri viventi) è il ponte tra il Cielo (leggi Universo, o Cosmo) e la Terra; quindi dal Cielo e dalla Terra trae l’energia per la propria sopravvivenza. Un sano contatto con la natura giova, a mio avviso, alla persona in generale e a questo Chakra in particolare.

Secondo Chakra

Swadhisthana, secondo Chakra

Il secondo Chakra è collegato all’elemento acqua e ai sensi, alla capacità di sentire. Se il primo era legato alla nostra sopravvivenza fisica “individuale” ed al radicamento, questo secondo Chakra ci parla di movimento, di lasciar fluire e di polarità. Qui è importante il rapporto con l’altro. L’armonia di questo Chakra è collegata, infatti, al nostro sentire di “base”, all’appagamento nelle relazioni più intime, al piacere e allo scambio di affetto, alla capacità di dare e di ricevere.

Manipura, Chakra del Plesso Solare

Il Chakra del plesso solare è collegato all’elemento fuoco, alla volontà ed alla determinazione nel fare. Il suo funzionamento armonico è da mettere in relazione alla capacità di agire con determinazione e all’individuazione personale, la capacità di seguire la nostra strada personale nella vita a prescindere da quello che gli altri, i genitori, la famiglia e la società, vorrebbero per noi, al “guerriero interiore”. Questo Chakra è anche collegato a tutte le relazioni con gli altri, alle emozioni più elaborate del sentire di “base” del secondo Chakra.

Anahata o Chakra del Cuore

Quarto Chakra
Quarto Chakra

Il Chakra del Cuore, forse tra tutti il Chakra di cui si parla di più nell’ambiente del benessere olistico, è da mettere in relazione all’amore, per gli altri e per se stessi, alla compassione, alla gioia, all’altruismo. Questo è il centro del sistema, dove si “incontrano” le energie del Cielo e della Terra.

Vissudha o Chakra della gola

Il Chakra della gola è il centro della comunicazione, intesa come condivisione, come scambio. Quindi non solo esprimere le proprie idee, ma anche saper ascoltare quello che gli altri ci vogliono comunicare. Intendo qui sia la comunicazione verbale, sia la comunicazione non verbale. È collegato anche all’ascolto interiore, all’ascolto delle nostre necessità e delle nostre verità. È grazie ad un quinto armonioso che siamo in grado di essere consapevoli dei nostri sentimenti e di modulare le nostre reazioni.

Ajna, il Terzo Occhio

Sesto Chakra

Il Sesto Chakra, forse più noto con il nome di Terzo occhio, ci permette di dare spazio alla creatività, alla fantasia, all’immaginazione. Ci permette di superare il pensiero dogmatico e puramente logico a favore dell’intuizione. Con un sesto chakra armonico siamo anche in grado di realizzare le nostre idee creative e di avere una visione olistica del mondo e di noi stessi, una visione superiore in grado di superare la materialità del mondo che ci circonda.

Settimo Chakra

Sahasrara o “Loto dai mille petali”

Il Chakra della Corona si apre al piano spirituale, attingendo all’energia del Cielo, al piano spirituale, alla pura coscienza.

Quando è armonico e perfettamente funzionante ci permette (forse qui sarebbe meglio dire che “quando sarà armonico e perfettamente funzionante un giorno permetterà a ciascuno di noi…”) di esaminare ed espandere la nostra coscienza, di seguire in maniera consapevole il nostro progetto di vita, di vedere il mondo sotto una nuova luce, trascendendo i bisogni materiali, di unirci e di essere aperti alla Verità. A mio avviso un settimo Chakra perfettamente armonico e perfettamente funzionante è un traguardo di evoluzione che forse si ottiene dopo molteplici vite: è un traguardo raggiunto dai Maestri, più che uno stato comunemente diffuso.

Non vorrei trasmettere, però, l’errata l’impressione che ciascun Chakra sia un elemento isolato, che possa funzionare armonicamente a prescindere dallo stato del sistema nel suo complesso: si tratta di un sistema articolato, adattivo e sinergico, nel quale lo squilibrio di uno comporta una compensazione da qualche altra parte.

Concludo con una questione spinosa. Spesso si sente dire: hai il tal Chakra bloccato, beh la buona notizia è che siete vivi non potete avere Chakra bloccati! Probabilmente avrete, molto più realisticamente, un funzionamento disarmonico, carente, o molto carente dovuto a un blocco di natura psicologica, ma il Chakra, almeno in minima parte, è funzionante.

Oppure relax, take it easy, stai leggendo pur non essendo in carne ed ossa…

E per concludere ecco alcuni libri interessanti sull’argomento:

  • “Il libro dei Chakra” di Anodea Judith – Il più approfondito che conosco per quanto riguarda la relazione tra psicologia e sistema dei Chakra.
  • “Mani di Luce” di Barbara Ann Brennan – Forse uno tra i più libri più noti tra quelli che trattano l’argomento
  • “Condotti e centri supersottili” di Maha Babaji. Un libro meno noto, ma con spunti molto interessanti.

Dedico questo post al ricordo di Fabrizio, un ragazzo speciale e dal cuore d’oro, che ha lasciato il corpo dopo aver resistito con coraggio e tenacia, e che ora sta proseguendo il suo viaggio.

Lo dedico anche a tutto il gruppo con il quale ho seguito il percorso di autoconoscenza dei Chakra ed alla insegnante Maria Rita, che spero apprezzi il mio tentativo, sicuramente lacunoso, di divulgare la conoscenza di base del sistema.